CARBONATAZIONE
Cemento Armato


Le cause
L’anidride carbonica penetra all’interno del cemento e trasforma la calce in esso contenuta in carbonato di calcio. L’alcalinità che fornisce protezione diminuisce, le armature si ossidano e l’aumento di volume dovuto alla formazione della ruggine causa rotture e distacchi.
Fessurazioni causate da difetti costruttivi (es. errori progettuali, non corretta posa in opera o stagionatura etc.) o da movimenti strutturali, quali assestamenti o sovraccarichi
Fessurazioni causate da aggressioni chimiche (es. anidride carbonica, cloruri – in ambienti marini – etc.) o fisiche (cicli di gelo e disgelo dell’umidità relativa dell’intonaco)
Scarso spessore della malta copriferro
Le soluzioni
Impiego di miscele acqua-sabbia-cemento corrette, con una percentuale di liquido non eccessiva, cura nella gettata e un adeguato spessore del copri-ferro
Applicazione di finiture caratterizzate da elevata resistenza alla diffusione dell’anidride carbonica (Teoria di Klopfer: Sd CO2 > 50 m determinata secondo UNI EN 1062-6), alcalinità, permeabilità al vapore acqueo, basso assorbimento d’acqua e buona elasticità
Ciclo applicativo consigliato
Rimuovere la malta copriferro per circa 25cm oltre le tracce di ossidazione sui metalli
Provvedere con la passivazione dei ferri di armo, con antiruggini o malte passivanti
Ricostruire le porzioni di intonaco demolite, con malte apposite ad alto spessore
Rasare con apposite malte ad effetto civile
Procedere con prodotti vernicianti anticarbonatazione (es. Lax Beton) o elastomerici (ciclo Flexat)